Come migrare un Sito Web senza compromettere il posizionamento SEO

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Migrazione sito Web SEO

La migrazione di un sito web è una fase cruciale che può segnare il futuro del posizionamento di un sito nei motori di ricerca. Che si tratti di cambiare hosting, aggiornare il CMS, passare a HTTPS, o modificare l’architettura del sito, ogni variazione può avere impatti significativi sul SEO. Questo articolo si propone di fornire una guida approfondita basata sugli oltre 10 anni di esperienza di BigFive per navigare con successo attraverso il complesso processo di migrazione del sito web, mantenendo intatto il posizionamento SEO.

Indice

  • 1. Cos’è la Migrazione di un Sito Web?
  • 2. Perché la Migrazione è Complessa?
  • 3. Fase Pre-Migrazione: Pianificazione e Preparazione
  • 4. Il Giorno della Migrazione
  • 5. Fase Post-Migrazione: Monitoraggio e Ottimizzazione
  • 6. Strumenti Utili per la Migrazione
  • 7. Conclusione

Cos’è la Migrazione di un Sito Web?

La migrazione di un sito web rappresenta un processo delicato che comporta cambiamenti sostanziali, capaci di influenzare profondamente la sua presenza e visibilità online. Tra le operazioni che rientrano in questo ambito ci sono la modifica degli URL, il cambio del sistema di gestione dei contenuti (CMS), l’aggiornamento alla sicurezza HTTPS, la ristrutturazione dell’architettura del sito, e il trasloco verso un nuovo dominio.

Queste azioni non solo sono tecnicamente impegnative ma comportano anche sfide SEO non trascurabili, che necessitano di una gestione esperta per preservare o migliorare il ranking nei motori di ricerca come Google o Bing. In questo contesto, l’assistenza di un’agenzia web, come BigFive, diventa non solo consigliabile ma spesso indispensabile.

Affidarsi a esperti garantisce non solo la corretta esecuzione tecnica del processo di migrazione ma anche l’adozione di strategie SEO mirate a non perdere traffico organico, e al tempo stesso migliorare l’indicizzazione del proprio sito.

Perché la Migrazione è Complessa?

La migrazione introduce il rischio di perdere la “memoria” SEO accumulata negli anni: backlink, storicità degli URL, e ranking possono essere compromessi se il processo non viene gestito con cura. Il cuore del problema sta nel mantenere o trasferire questi segnali SEO dai vecchi agli nuovi URL in modo che i motori di ricerca possano ricollegare il sito migrato alla sua precedente autorità e visibilità.

Fasi della Migrazione del Sito Web

redirect 301 SEO

Fase Pre-Migrazione: Pianificazione e Preparazione

  1. Analisi Completa del Sito Attuale: È congigliabile utilizzare strumenti come Screaming Frog per effettuare un’analisi dettagliata del sito corrente, mappando ogni URL, immagine, e risorsa. Questo passaggio è fondamentale per avere una visione chiara della struttura esistente e identificare eventuali errori da correggere prima della migrazione.
  2. Elaborazione di una Strategia di Redirect 301: I redirect 301 sono vitali per mantenere il SEO, poiché comunicano ai motori di ricerca che un URL è stato permanentemente spostato. Preparate una mappa di redirect precisa, collegando ogni vecchio URL al suo nuovo corrispondente sul sito migrato, preferibilmente in modo 1 a 1.
    Se dovete cambiare anche nome al dominio del sito, assicuratevi di aver impostato le regole necessarie nel file httaccess del vecchio dominio, in modo che punti al nuovo indirizzo.
  3. Ottimizzazione della Sitemap e del File Robots.txt: Assicuratevi che la sitemap del sito corrente sia aggiornata e che il file Robots.txt non impedisca l’accesso a risorse cruciali. Questi elementi devono essere adatti e compatibili con il nuovo sito.
  4. Backup Completo del Sito: Prima di qualsiasi operazione di migrazione, è cruciale avere un backup completo del sito. Questo permette di ripristinare lo stato originale in caso di problemi durante la migrazione.
  5. Registrazione del Nuovo Dominio o della nuova sitemap su Google Search Console: Configurate il nuovo dominio su Google Search Console per monitorare da subito la salute del sito migrato e inviate la sitemap aggiornata in modo che venga prontamente indicizzata.

Il Giorno della Migrazione

  • Migrazione Durante Ore a Basso Traffico: È consigliabile procedere con la migrazione in momenti di basso traffico. Conviene quindi analizzare le statistiche del sito per scegliere un orario che minimizzi l’impatto sui visitatori.
  • Implementazione dei Redirect 301: Applicate i redirect 301 secondo la mappa preparata, assicurandovi che ogni vecchio URL punti correttamente al suo nuovo corrispondente.
    Plugin WordPress come Yoast o Rank Math, offrono la possibilità di importare direttamente da file csv liste di url contenenti il vecchio e il nuovo percorso.
  • Verifica Immediata: Dopo aver implementato i redirect, verificate immediatamente che funzionino come previsto per evitare errori 404.
    Nel caso di siti WordPress suggeriamo di utilizzare plugin che monitorino eventuali errori 404 (questa funzionalità è già inclusa in RankMath Pro)

Fase Post-Migrazione: Monitoraggio e Ottimizzazione

  • Monitoraggio Attivo: Utilizzate Google Search Console e altri strumenti analitici per monitorare attentamente il traffico, l’indice di errori, e il posizionamento delle parole chiave. È essenziale individuare rapidamente eventuali problemi per intervenire tempestivamente.
  • Aggiornamento dei Backlink: Dove possibile, aggiornate i backlink esistenti su altri siti per puntare direttamente ai nuovi URL, riducendo la dipendenza dai redirect e trasferendo il valore SEO direttamente alle nuove pagine.
  • Creazione di Contenuto di Qualità: Dopo una migrazione, è un’ottima strategia rafforzare il sito con nuovo contenuto di alta qualità. Questo non solo aiuta a stabilizzare il ranking ma può anche migliorare la visibilità complessiva del sito.

Strumenti Utili per la Migrazione

  • Google Search Console: Indispensabile per monitorare la salute del sito e identificare problemi di indicizzazione o di crawling.
  • Screaming Frog: Uno strumento di crawling del sito web che permette di effettuare un’analisi dettagliata della struttura attuale del sito.
  • DNS Checker: Per monitorare la propagazione dei DNS, qualora si stia spostando il sito su un nuovo hosting
  • HTTP Status and Redirect Checker: Strumenti online o plugin specifici per verificare l’efficacia dei redirect implementati.
  • Rank Math e YOAST i più diffusi plugin SEO per WordPress

Conclusione

La migrazione di un sito web, sebbene complessa, può essere gestita con successo attraverso una pianificazione meticolosa, l’implementazione strategica, e un monitoraggio attento post-migrazione. È necessario conoscere gli strumenti e le tecniche per affrontare il processo di migrazione mantenendo e, potenzialmente, migliorando il vostro posizionamento SEO. L’obiettivo finale è garantire una transizione fluida per i motori di ricerca e per gli utenti, preservando il valore SEO accumulato nel tempo.

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